Prendersi cura di un bambino con un divaricatore Pavlik

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Questo materiale informativo è frutto dell’esperienza dei medici dell’Equipe di OrtoPediatria

Divaricatore Pavlik. Guida per i genitori

Cari genitori,
a vostro/a figlio/a è stato prescritto un divaricatore Pavlik ed ora avete molti dubbi. Questa scheda vi potrà essere di supporto.

Fig 1. Divaricatore Pavlik

Cos’è la displasia evolutiva dell’anca (DEA)? 

Cos’è un divaricatore? 

In cosa consiste il divaricatore Pavlik?

Il divaricatore (o arnese di Pavlik) è un presidio leggero, costituito da un tessuto morbido, generalmente utilizzato nei neonati e nei bimbi sino ai 6 mesi di età per consentire un adeguato sviluppo delle anche, con indicazioni specifiche.

È costituito da cinturini e bretelle che abbracciano il torace e che sono raccordati (per mezzo di altri cinturini) a piccoli calzari in cui vengono inseriti i piedini.

Fig.2 Il Pavlik è costituito da bretelle (1,2), cinghie anteriori (3,4), cinturini per le gambe (5,6), cinghie posteriori (7,8)

In commercio ne esistono diversi modelli, che hanno funzionalità analoghe e piccole differenze di struttura (qualità del tessuto, tipologia di calzari, ecc).

Si tratta di un divaricatore dinamico, cioè che consente al piccolo di scalciare. La tensione dei cinturini però fa sì che i movimenti rimangano sempre controllati nell’ambito di una posizione “utile” allo sviluppo delle anche (cioè in posizione di flessione e abduzione).

Vi rimandiamo anche al video esplicativo su come applicare il Pavlik.

Come regolare il divaricatore?

La regolazione iniziale e le modifiche successive devono essere effettuate sotto controllo medico, evitando posizioni forzate, che potrebbero provocare una sofferenza della testa del femore.

È importante però che le famiglie comprendano il corretto utilizzo del divaricatore, in quanto potrebbero verificarsi tra un controllo e l’altro dei cambiamenti, che necessitano di provvedimenti.

Come faccio a capire se il Pavlik posizionato dal mio medico si è modificato?

Verifica questi punti fondamentali:

  • L’angolo tra bacino e coscia deve essere compreso tra i 90° e i 70° (le anche devono essere piegate un pò più dell’angolo retto)
  • Il cinturino toracico deve essere all’altezza dei capezzoli
  • Tra il cinturino e il torace ci deve essere lo spazio di un dito per consentire la corretta respirazione
  • Il cinturino deve sempre rimanere nella parte interna della gamba
Fig. 3

Problemi più frequenti da monitorare col divaricatore Pavlik

Tra le problematiche più frequenti:

  • Arrossamenti a livello di inguine, piega dietro ginocchio e ai lati del collo/spalle. Possono essere ridotti utilizzando un body di cotone sottile o una calza o leggings di cotone sotto i cinturini o inserendo dell’ovatta nelle zone di frizione e applicando opportune pomate.
  • Divaricatore troppo stretto o troppo largo a livello del torace o delle gambe: prova a modificare la tensione dei cinturini: se non basta, contatta il medico.
  • I piedi del tuo bimbo scivolano costantemente fuori dalle staffe: prova a stringere di più il cinturino vicino la caviglia o a modificare la tensione del cinturino sotto il piede o fare una ripresa del tessuto in eccesso (pence): se non basta, contatta il medico.
  • Il cinturino che normalmente è posizionato nella parte interna della coscia scivola in avanti posizionandosi anteriormente al ginocchio: contatta il medico per una valutazione della situazione.
  • La flessione delle anche diventa eccessiva, le ginocchia sono a livello dell’ombelico e non possono estendersi oltre questa posizione. Si verifica quando il bimbo cresce molto rapidamente e i cinturini diventano troppo corti. In questo caso occorre allentare il cinturino anteriore per riportare le anche a una flessione più ottimale (circa 90-110°). Se non sai come fare, contatta il medico.
Fig. 4 La linea orizzontale che passa per le ginocchia non deve oltrepassare la linea dell’ombelico

Una problematica rara ma da gestire rapidamente è:

  • La drastica diminuzione dei movimenti delle gambe del bambino, come se una gamba fosse “paralizzata”, il bimbo non scalcia più con quella gamba. Contatta il medico, inviando un video della situazione: il divaricatore sarà verosimilmente da sospendere fino a risoluzione del quadro

Il divaricatore Pavlik può essere rimosso?

Ve lo dirà il medico che vi segue: dipende dalla stabilità delle anche:

  • Generalmente il Pavlik è utilizzato per anche instabili, per cui il medico inizialmente consiglierà di non rimuovere il divaricatore nemmeno per il bagnetto. In questo caso, dovrete effettuare l’igiene con una spugna e una bacinella. Una volta raggiunta la stabilità, verrà poi concesso di poterlo rimuovere
  • In una seconda fase, quando le anche sono stabili (ma displasiche), sarà possibile rimuovere il divaricatore per pochi minuti al giorno per un bagnetto.

Come rimuovere e riposizionare il tutore Pavlik (se autorizzato)?

Si tratta di una procedura non agevole, per cui molti preferiscono non rimuovere il divaricatore anche se potrebbero farlo.

A- Rimuovere il tutore:

1. Metti il bimbo sdraiato a pancia in su.
2. Togli i piedi dalle cinghie delle gambe(Fig 2. cinghie 5,6).
3. Allenta e rimuovi la cinghia toracica e le bretelle delle spalle (Fig 2. cinghie 1,2).
4. Mantieni le gambe divaricate mentre fai il bagnetto

B- Riposizionare il tutore:

1. Stendi il tutore su una superficie piana.
2. Stendi il bimbo in modo che sia sdraiato con la schiena sulla parte posteriore della parte toracica del tutore.
3. Attacca la cinghia toracica davanti e poi attacca le bretelle (Fig 2. cinghie 1,2) al segno.
4. Infine inserisci i piedi nelle cinghie dei piedi (Fig 2. cinghie 5,6).

Come vestire e gestire l’igiene del bimbo?

Il divaricatore va posizionato sotto gli abiti del bambino.

  • Sotto il Pavlik, potete mettere solo body e calze. Meglio utilizzare calze lunghe (tagliate nella parte inguinale) che proteggano la cute dal contatto diretto con il divaricatore. Evitate i collant, che contrastano l’apertura degli arti.
  • Sopra il Pavlik, evitate tutti gli indumenti che contrastino l’apertura delle cosce. Saranno necessari vestiti più larghi che non contrastino l’apertura (tutine larghe con bottoni nella parte inferiore), gonne.

Non potendo cambiare il body, consigliamo di usarne uno di colore scuro. In caso di assoluta necessità di cambiarlo, sarà possibile effettuarlo seguendo le istruzioni per togliere e rimettere il divaricatore, ma sarà opportuno che uno dei due genitori mantenga nel frattempo le anche nella posizione corretta. Consigliamo di portare un body pulito ad ogni visita per poterlo cambiare.

Fig. 5

Come cambiare il pannolino quando si utilizza il divaricatore Pavlik?

Il pannolino va posizionato sotto il divaricatore (sotto le cinghie 3,4,7,8 – Fig. 2). Se vien messo al di sopra, il tutore si bagnerà presto di pipì. Nel cambio, prestate molta attenzione a non rimuovere i cinturini; non trazionate il piccolo per le gambe, cercate di sollevarlo dal sedere.

Se il Pavlik si sporca (come è inevitabile), usate un detergente delicato.

Come tenere in braccio un bimbo con divaricatore Pavlik?

Tenete sempre in braccio il bambino a gambe divaricate, in posizione simmetrica e senza tirarlo per una gamba. Meglio sostenere il piccolo con una mano al centro del pannolino.

E per allattare?

Alcune posizioni possono agevolare l’allattamento a gambe divaricate col divaricatore Pavlik.

Fig. 6 immagine tratta dal sito dell’International Hip Dysplasia Institute

Posso mettere il piccolo a pancia in giù?

Si, può essere utile e serve anche a dare sollievo alla pelle della schiena.

Di giorno, quando non dorme, posizionate il bambino qualche minuto in posizione prona (a pancia in giù) a gambe divaricate col tutore. Può essere anche l’occasione per stimolare il suo sviluppo motorio (con giochini, palestrine, ecc).

Come trasportare il bimbo che indossa il divaricatore Pavlik?

A causa della divaricazione delle gambe, il bimbo difficilmente entrerà in un comune ovetto o seggiolino. Inizialmente ci si può “arrangiare” posizionando degli asciugamani sotto il sederino in modo da sollevarlo al di sopra delle sponde dell’ovetto. 

Sarà però opportuno poi procurarsi dei sistemi di trasporto dedicati: esistono in commercio (anche a noleggio) seggiolini da macchina e passeggini con seduta larga o con modifiche che consentono l’apertura delle anche richiesta dal divaricatore (vedi anche sezione: Consigli pratici da genitore a genitore).

Fig 7. immagine tratta dal sito dell’International Hip Dysplasia Institute

Possono essere utilizzati marsupi o fasce?

Sì, se compatibili con la posizione assunta col divaricatore.

Fig 8. immagine tratta dal sito dell’International Hip Dysplasia Institute

Altre domande comuni sul divaricatore

Per quanto tempo il bambino dovrà indossare il Pavlik?

Dipende dal grado di severità. In generale il trattamento coi divaricatori dura tra i 2 e i 6 mesi, a volte anche di più.
Spesso dopo una fase iniziale con divaricatore Pavlik, il medico prescrive una seconda fase con altro tipo di divaricatore (ad esempio, Milgram).

Come faccio a capire se il Pavlik sta funzionando?

Il divaricatore di Pavlik, se usato correttamente e con indicazioni giuste, ha una elevata percentuale di successo. Il medico programmerà dei controlli periodici per verificare il suo corretto posizionamento e l’evoluzione della patologia. In tale occasione verranno effettuate ecografie per monitorare la progressione del quadro.
In qualche caso (raramente e nei casi gravi), se non viene raggiunto l’obiettivo (le anche non si sviluppano adeguatamente o rimangono lussate) il medico potrà decidere di cambiare strada, passando a un altro tipo di trattamento (ad esempio, confezionamento di un gesso o altro).

Cosa succede quando il Pavlik viene rimosso?

Al termine del trattamento, il medico consiglierà la sospensione del Pavlik in maniera diretta o riducendo progressivamente le ore di utilizzo (svezzamento del divaricatore).
Inizialmente il bambino potrebbe sentirsi scomodo senza tutore e potrebbe piangere durante la notte. Per qualche giorno potrebbe dormire con le gambe a “ranocchietta”. Potrà essere utile in questa fase un po’ di acquaticità per aiutare la mobilizzazione delle anche. Sarà importante non forzare la verticalizzazione e non fare uso di girelli

Serviranno altri controlli?

Anche se la situazione si è risolta, le anche dovranno essere controllate periodicamente. 

Generalmente viene consigliato un esame radiografico tra i 12 e i 18 mesi di vita per un primo bilancio intorno all’avvio della deambulazione. I successivi controlli radiografici verranno stabiliti dal medico in base alla situazione del singolo caso.

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